domenica 12 giugno 2011

Votate, votate

Votare ho votato.  Anche quest'anno.

Sì perchè guardando la mia scheda si può notare che da quando abito qui, cioè dal 28 agosto 2001, ogni anno c'è stata qualche convocazione elettorale.
Amministrative, politiche, europee e referendum, equamente distribuiti.

Io non ho mai capito perchè non si possono ottimizzare le elezioni.

Soprattutto le amministrative. Chissà quanti soldi buttati tra montare e smontare i seggi e i pannelli per i manifesti, convocare gli scrutatori, mettere in moto tutto il discorso dei conteggi ecc. ecc.
Sono misteri insondabili...

Una volta anch'io ho fatto la scrutatrice.
Eh sì, tra le mie molteplici esperienze di vita, annovero anche questa.
Era giugno e stavo preparando la maturità. Allora gli esami iniziavano in luglio.
Mi sono smazzata sia le politiche che le europee la domenica successiva.

Una noia mortale.
Si è iniziato il sabato pomeriggio, con ore e ore di firme sulle schede e sui registri.
All'alba della domenica in motorino ho raggiunto il seggio, che si trovava in una scuola elementare di Borgo Trento (il quartiere "in" di Verona).
Lì ho trascorso ore interminabili, in un'atmosfera surreale, tra il caldo, la sonnolenza, l'assurdità di tutto il procedimento (si è in 5 quando in 2 si farebbe tutto comunque...) e qualche minuto di svago perchè amici avevano organizzato un pellegrinaggio per venirmi a sostenere.

Ricordo che la sera bisognava chiudere la porta apponendo dei sigilli, con firme anche lì, una cosa tipo "scena del crimine".
Lunedì mattina altre ore lunghissime da trascorrere e poi l'orrore dello spoglio delle schede.
Lì c'è stata un po' di vita quando qualche voto era dubbio o c'era qualche parolaccia anzichè la croce. Ma poca roba.
Abbiamo riempito sacchi e sacchi pesanti e li abbiamo portati in centro, dove c'era il punto di raccolta.

Se non altro ero riuscita a ripassare quasi tutto il libro di tecnica.

Il fine settimana dopo, stessa tortura. Per fortuna senza il lunedì. Però per questo motivo lo spoglio delle schede si è protratto fino a notte fonda, con arrivo in centro verso le 2 del mattino.

Unico momento di risveglio dal torpore è stato quando è venuto a votare Franco Oppini, dei Gatti di Vicolo Miracoli.

Era alto e quasi famoso. Fidanzato con tale Alba Parietti, che poi ha sposato poveretto.
Altri guizzi non ce ne sono stati.

Mi hanno pagato quasi un anno dopo.
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1 commento:

  1. La tua descrizione ti assicuro Annalisa bella , fossi un regista la metterei su di una pellicola. E' talmente vera, minuziosa, con quella vena di ironia e sarcasmo che solo i seggi possono inviarci, ma tu l'hai trasformata in un capolavoro..chiusura compresa...
    A proposito..non ho votato!|!!!
    Baci

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