domenica 6 novembre 2011

Figli unici, casalinghe, luoghi comuni & co.


Ieri su la 27esimaora una giornalista del Corriere della Sera ha scritto un post che univa la questione “figli unici” alle mamme casalinghe per scelta o per forza. 

Tirando le somme e facendo riferimento a vari studi accademici risultava che i figli unici con la mamma che sta a casa sono pieni di problemi psicologici e hanno uno scarso rendimento scolastico.

La ragione era che la mamma è probabilmente frustrata e senza stimoli e quindi inadatta alla loro formazione.
A questo va aggiunto che i figli unici sono comunque svantaggiati sotto il profilo emotivo, incapaci di relazionarsi con gli altri bambini, destinati a diventare adulti egocentrici, vanitosi, emotivamente avari di sé.

Tante cazzate tutte insieme è difficile leggerle.

A questo va aggiunta la serie di commenti di pseudo santoni che predicavano il "crescete e moltiplicatevi", di aspiranti economisti allarmati poiché nessuno ci pagherà le pensioni, di porta sfiga che immaginavano il nostro futuro da anziani infermi abbandonati senza uno stuolo di figli a curarci amorevolmente e così via.

Generalizzare è sempre un errore. 
Io, nel mio piccolo, ho portato l’esempio di mia figlia che, grazie al cielo, a se stessa e poco a me,  ha un ottimo rendimento scolastico e non sembra così disadattata, tranne per il suo malsano amore per i gruppi musicali giapponesi.

E, quanto ai figli unici, io lo sono e, sempre nel mio piccolo, non ho riscontrato particolari problemi ne’ scolastici ne’ umani. 
Certo avrei voluto un fratello un po’ più grande di me per farmi da chaperon quando ero una ragazzina: immaginavo che con lui avrei potuto uscire la sera ed andare alle feste e comunque in giro senza l’assillo costante dei miei genitori.  Ma era solo un problema logistico, non altro….

Conosco molte situazioni di anziani infermi con figli che non fanno altro che scaricarsi l’un l’altro la responsabilità del loro accudimento, per non parlare delle consuete dispute per spartirsi le eredità ed altre miserie.
Fratelli che si detestano o si ignorano sia da piccoli che, molto più spesso, da adulti.

Se poi vogliamo parlare del rendimento scolastico mi pare che ci siano situazioni di tutti i tipi.
Geni solitari o pieni di fratelli oppure studenti pelandroni, sia con genitori presenti, assenti, divorziati, colti, ignoranti, ricchi o poveri.

Il fatto poi che descrivessero le casalinghe come delle povere donnette instabili e amorfe dal punto di vista culturale mi ha veramente offeso.

Siamo passati da un estremo all’altro: le mamme dei miei compagni di scuola per la maggioranza non lavoravano.
C’era qualche maestra e qualche impiegata che veniva vista come una una che evidentemente doveva contribuire al bilancio familiare altrimenti insufficiente.

Viceversa adesso io sono una mosca bianca.
Quando dico che non lavoro mi guardano con un certo compatimento, dicendo: “ah, non lavori…e cosa fai tutto il giorno?” “Oddio, io impazzirei sempre a casa” “bello, così puoi stare sempre struccata e in tuta…”.

Mi devo giustificare. Ogni volta.
Raccontare dei trasferimenti lavorativi di mio marito, del fatto che nessun nonno poteva accudire nostra figlia, che in fondo il suo stipendio basta e il mio sarebbe servito solo a pagare colf, baby sitter e tintorie.  Che soprattutto non mi sembra giusto togliere un posto di lavoro a chi magari ne ha più bisogno di me.

Quanto all’arretratezza culturale è forse retaggio del passato, proprio di quelle casalinghe di una volta, viste come angeli del focolare dedite solo alla lettura di Stop o Confidenze dal parrucchiere.
Molto probabilmente sono proprio le oberatissime mamme lavoratrici di oggi quelle che invece fanno più fatica a trovare il tempo e la voglia di leggere o di arricchirsi culturalmente.  

Ma le spocchiose giornaliste milanesi del Corriere non lo sanno: vivono nel loro mondo fatto di tate filippine e colf tuttofare, tra una sfilata e un vernissage pensano di rappresentare il mondo lavorativo femminile e sputano sentenze.

Mi hanno proprio rotto.
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2 commenti:

  1. Come darti torto. Ho letto anch'io l'articolo ieri e quello studio fa acqua da tutte le parti. Palesemente. Guarda me: ho due fratelli e sono presuntuosa, egoista e asociale comunque! E i miei fratelli... ripetenti entrambi! Na na na na!

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  2. Io sono figlia unica e mia madre era casalinga... ora, chiaramente non ci conosciamo di persona per cui potrei dire qualunque cosa... egocentrica, vanitosa e avara di me credo siano le ultime cose che direbbero di me le persone che mi conoscono. In quanto al rendimento scolastico... non ho comprato nè la laurea nè il dottorato di ricerca. Anzi...
    Mia mamma è stata una madre ottima, mi ha insegnato la lealtà e l'onestà e la gentilezza.
    Direi che questo giornalista deve pensare di più e scrivere di meno. :)

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