sabato 22 dicembre 2012

Non cambiando l'ordine dei fattori il risultato cambia



Quando eravamo piccoli e capitava di incontrare qualche nostro amichetto che non vedevamo da un po’, le nostre mamme chiacchierando tra loro si raccontavano dei nostri progressi scolastici, delle nostre marachelle, delle tonsille infiammate e delle cadute dall’altalena.

Crescendo abbiamo incontrato alcuni che erano con noi alle medie e ci hanno raccontato che liceo avevano scelto, che motorino guidavano, che sport stavano facendo.

Gli anni passavano e l’incontro con i nostri conoscenti coetanei era pieno di notizie su chi si era già sposato, chi era andato a finire male, chi stava facendo i soldi.

C’è stato il periodo che tutti stavano diventando genitori oppure si stavano già separando.  
Tizio era andato a lavorare all’estero, Caio si era comprato il macchinone.

Io fino a poco tempo fa ero veramente contenta di incontrare per caso o anche grazie ad un evento organizzato vecchie conoscenze, ex colleghi, vicini di casa dimenticati.

Si ci aggiornava su tutti gli avvenimenti accaduti nel corso degli anni in cui non ci eravamo visti, si facevano succulenti pettegolezzi, si scoprivano altarini e si aveva materiale per ulteriori conversazioni con altre conoscenze in comune che avessimo incontrato successivamente.

Invece ultimamente questo genere di incontri sarebbero da evitare come la peste.

Perché? 
Perché in agguato c’è sempre lei, la domanda che ognuno evidentemente non vede l’ora di porre al malcapitato coevo che si trova davanti: “Ma lo sai chi è morto?”.

Ma vaffan…..
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5 commenti:

  1. Con te la luna è buona,
    mia savia bambina:
    se cammini, cammina
    e se ti fermi tu
    si ferma anche la luna lassù.
    È un piccolo cane bianco
    Che tu tieni al guinzaglio,
    è un docile palloncino
    che tieni per il filo:
    andando a dormire
    lo leghi al cuscino,
    la luna tutta notte
    sta appesa al tuo lettino.
    Gianni Rodari

    non c' entra niente, ma c' è anche qualcuno che vive.

    lamate

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  2. e nascosta nella piega di un libro, la foto dei compagni di liceo diventa sempre più sbiadita....

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  3. Mio suocero mi ha detto esattamente la stessa cosa, ha 89 anni. Credo che per noi il problema non sia veramente importante, siamo ancora giovani e di cose belle della vita da raccontarsi, quando non ci si vede da tanto tempo, ce ne sono parecchie. Grazie per gli auguri, che ricambio con affetto, buon Natale :-)

    Viviana

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