Hanno fatto una riedizione di Carosello, la mitica trasmissione
composta da belle storielline che reclamizzavano i prodotti della mia infanzia.
Non è più lui e dopo averlo guardato un paio di sere sono
tornata su altri lidi, detestando in modo quasi totale Rai Uno.
In ogni caso la pubblicità è presenza ingombrante in ogni
canale e trova la sua massima espressione ad orario pasti.
Ecco, tornando al Carosello del passato che comunque andava in onda dopo cena, non ricordo che venissero descritte situazioni particolarmente scabrose o ributtanti.
C’era il confetto Falqui, ma Tino Scotti era un signore
talmente a modo che col suo “Basta la parola!” aveva detto tutto ed il
messaggio era arrivato comunque forte e chiaro.
Adesso sembra che si faccia a gara nella descrizione delle
sintomatologie più schifose ed imbarazzanti.
Parole ed immagini ci descrivono la micosi dell’unghia e le verruche, le
perdite urinarie, pezzi di cibo che si incastrano nella dentiera, stitichezza e
diarrea, flatulenza, vampe di calore ed irritabilità, odori vari di sudore e puzza di piedi.
Sulle mestruazioni c’è tutta una letteratura che va dal
dover arginare come una diga flussi quasi incontenibili, ad antidolorifici tipo
morfina per i dolori lancinanti che ci colpiscono e per il cattivissimo umore
che ci provocano.
Adesso la nemesi: si parla di problemi maschili.
Se al ristorante la composizione floreale tra voi e la
vostra accompagnatrice è troppo voluminosa forse soffrite di disfunzione
erettile.
Eh sì… ci voleva la pubblicità per farvelo notare!
L’ultima l’ho vista l’altro ieri: due fiammiferi sono a
letto intenti in preliminari amorosi.
Ad un certo punto “lui” si accende e brucia subito lasciando
la fiammiferina avvilita e solitaria nella sua parte del talamo.
Soffri di eiaculazione precoce?
Succede ad un uomo su
cinque! Vai tranquillo, se ne parli ad un andrologo la questione si può
risolvere….
Lo so, sarebbe buona regola spegnere la televisione mentre
si mangia.
Continuo a ripetermelo ed andrà a finire che lo farò.
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