martedì 18 febbraio 2014

Sul set di un film...




Dunque ieri pomeriggio, verso le 15, vado nella mia filiale bancaria per fare un’operazione.

Appena entrata mi accorgo di qualcosa di strano… i clienti presenti sono immobili e un’impiegata mi fa cenno con il dito di stare zitta.

Giuro che per un attimo ho pensato che fosse in corso una rapina e mi si è fermato il cuore!


Invece dopo i primi istanti di sgomento ho visto un tipo (d’ora in avanti chiamato PADRE) che stava dirigendo due piccoli attori (d’ora in avanti chiamati FIGLIA e FIGLIO) nel film intitolato “Apriamo un libretto di risparmio”.

Allora FIGLIO di circa 4 anni e FIGLIA di 2 stavano in mezzo alla sala, lei con un martello in mano.

Per terra un trolley aperto e a fianco un grosso salvadanaio di terracotta multicolore.

Il PADRE imbracciando il telefonino con la destra e orchestrando con la sinistra faceva anche la voce narrante: “Eccoci arrivati in banca con i nostri soldini.
Erano così tanti e così pesanti che abbiamo dovuto usare il trolley”.

Intanto FIGLIA si lamentava che non sapeva usare il martello.

Allora PADRE interrompeva la registrazione per spiegare la dinamica della scena successiva.

I clienti presenti sempre immobili e zitti, tra il divertito e lo scocciato.

Finalmente al nuovo ciak FIGLIA inizia a martellare, ma senza risultato.
Allora FIGLIO strappa di mano l’arma alla sorella e in due o tre colpi spacca il salvadanaio.

La figlia frigna, i soldi si spargono rumorosamente per terra, per fortuna dentro ad un sacco trasparente predisposto, e PADRE continua a descrivere per i posteri tutta la scena.

Si interrompe un attimo e almeno io riesco a raggiungere lo sportello, dove l’impiegato scuotendo tristemente la testa mi sussurra: “non mi dica niente…”.

Il film riprende con FIGLIO e FIGLIA che entrano nella zona degli impiegati mentre PADRE con il sacco di soldi nella sinistra continua a riprenderli.

Ho fatto in tempo a fare tutta la mia operazione che la macchinetta conta monete stava ancora rumorosamente funzionando, con sottofondo di PADRE che ipotizzava la cifra totale e quanto bravi erano stati e FIGLI che chiedevano se dopo potevano riportarsi i soldi a casa, che tanto avevano ancora il trolley.

Mi hanno fatto un po’ pena sia per i sonanti soldini tramutati in silenziosi numeri ma soprattutto per il padre che hanno, che ho trovato veramente inquietante…
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4 commenti:

  1. Leggendo il tuo post ero convinta che stessero girando uno spot per la banca ed invece... no? Era un tizio che faceva un video privato?
    1) e la banca glielo permette?
    2) c'è gente che sta davvero male!

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    1. Esatto!! Ma sto qua cosi' fuori di testa??

      (E ma mi sa che il video non c'era, Lallabel!)

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