Così
recita Facebook in questi giorni, facendo la raccolta delle foto “salienti” che
abbiamo pubblicato nel 2014 e ringraziando alla fine tutti coloro che l’hanno
reso tale.
Un
algoritmo che dà un risultato tutto sommato carino, che si può personalizzare e condividere.
Ne
ho visti a decine e ovviamente ho condiviso anche il mio.
Ma
dalla massa si è alzata una voce solitaria che ha lasciato un commento che mi
ha fatto riflettere e alla fine decidere anche di scriverci un post.
E’
vero che sembra impossibile che tutti abbiamo avuto un anno meraviglioso e
purtroppo alcuni di noi hanno sicuramente subito perdite gravi e passato
momenti molto difficili per tanti motivi.
Ci
sono problemi che ci trasciniamo da tempo e che difficilmente risolveremo a
breve.
Ci
sono lutti da metabolizzare e ostacoli difficili da superare.
Tutto
vero e tristemente reale.
Ma
le macchine sono stupide (io lo dico sempre) e fanno esattamente quello che gli
diciamo noi, quello per cui noi le abbiamo programmate.
Non
hanno sensibilità e discernimento.
In
fondo sono candide e non conoscono la mediazione.
In
questo caso io sono grata alla “ottusità” di Facebook.
Chi
ha pubblicato le foto dei nostri momenti migliori? Chi ha deciso in quel
momento di condividere quell’attimo di gioia?
Noi.
Noi che in quell’attimo ci sentivamo di farlo ed eravamo contenti.
Quindi
l’errore è solo nella sbrigativa dicitura “Anno meraviglioso”.
E’
stato un anno con molti momenti meravigliosi.
Così
è più giusto ed è sicuramente vero.
Le
foto lo dimostrano.
E’
che come sempre tendiamo, io di sicuro, a ricordare e a dare peso solo alle
cose negative.
Invece
in 365 giorni qualcosa di buono deve esserci per forza stato e ricordarselo fa
bene.
Le
mie foto mi hanno riportato ai primi di gennaio, quando siamo stati al
Villaggio Crespi e poi a Milano a visitare una mostra più bella dell’altra,
Fornasetti, Van Gogh, il Planetario e il Museo della scienza e della tecnica.
Il
museo dei bonsai e quello di Scienze naturali.
Ancora
oggi ci brillano gli occhi al ricordo di tante meraviglie concentrate in pochi
giorni.
Poi
un bellissimo e gelido week end tra Gradara e Cesenatico.
La
riunione con tutte le amiche blogger a Bologna a vedere la Ragazza con l’orecchino
di perla e il museo di Ca’ la Ghironda.
Tante chiacchiere e risate reali e non più virtuali.
La
breve vacanza in Camargue, in una natura selvaggia e stupenda.
I
diciotto anni di mia figlia e il suo “Feston bue’o”, con tutta la sua classe
nel nostro giardino a mangiare salsicce e costine.
Niente
di così esotico o particolare.
Come
è la mia vita, in fondo.
Sarò
scema, ma ogni giorno, quando apro Facebook, mi riguardo “L’anno meraviglioso”
così, come fosse un tonico che mi tira su e mi aiuta a guardare al nuovo anno
che sta arrivando con serenità e speranza.
Auguri
a tutti!
.